INTERPRETAZIONE ETIOPATOGENETICA DELLA LITIASI COLESTEROLICA DELLA COLECISTI NEGLI ULTIMI 1OO ANNI

INTERPRETAZIONE ETIOPATOGENETICA DELLA LITIASI COLESTEROLICA DELLA COLECISTI NEGLI ULTIMI 1OO ANNI

GLI STUDI EPIDEMIOLOGICI
27 Ottobre 2017

Negli anni 1900-1960 la colelitiasi era considerata un patologia dovuta ad una malattia della colecisti la cui infiammazione provocava un’esfoliazione delle cellule della parete che andavano a costituire il nucleo del calcolo di colesterolo.

Negli anni 1960-1970 Small e Rapo dimostrarono che questa patologia non era causata da una malattia della colecisti ma da un’alterazione metabolica consistente in una secrezione epatica eccessiva di colesterolo che rendeva la bile sovrasatura di questo lipide. Il colesterolo quindi, nella bile colecistica, precipitava in cristalli formando i calcoli.

Negli anni 1980-1990 ci fu una rivalutazione della colecisti come cofattore etiopatogenetico: l’ipomotilità della colecisti contribuiva alla formazione dei calcoli favorendo la supersaturazione biliare del colesterolo.

Negli anni 1990-2000 fu dimostrato che un transito intestinale rallentato era anch’esso un importante cofattore nella colelitogenesi. Questo provocava un aumento della formazione di acido Desossicolico (un acido biliare favorente la formazione dei calcoli) ed una diminuzione dello svuotamento della colecisti (ipomotilità della colecisti) durante i periodi interdigestivi.