PREVALENZA, INCIDENZA, FATTORI DI RISCHIO DELLA LITIASI

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La litiasi renale, nonostante i progressi terapeutici raggiunti in questi ultimi trent’anni, rappresenta ancora oggi una malattia di grande impatto sociale per la sua elevata frequenza. Il dato statistico della “prevalenza” nel mondo è molto variabile ed è in funzione di molteplici fattori tra cui la dieta alimentare e le condizioni climatiche e socioeconomiche dei paesi, essendo maggiore in quelli con climi più caldi, con piu’ elevato benessere e più industrializzati. In Arabia Saudita è del 20%, in Asia varia dall’1 al 5%, negli Stati Uniti è in media del 10% (13% nei maschi e 7% nelle femmine), in Gran Bretagna è del 3,8%, in Germania del 4,7%, in Turchia del 14,8%. In Italia gli studi epidemiologici effettuati sono scarsi. I dati ISTAT (Prevalenza 1,7%, Incidenza 0,17%) sottostimano di molto i dati epidemiologici che riferiscono una prevalenza del 6,5% (6,9% nei maschi e 6,1% nelle femmine) con un’Incidenza annua dello 0.4%. Le recidive si verificano nel 50% dei casi entro 5-10 anni e nel 75-80% dei casi entro 20 anni. I fattori di rischio sono rappresentati da:

1) Familiarità

2) Età: rara prima dei 20 anni, la litiasi ha picchi di incidenza tra la IV e la VI decade di vita e in menopausa

3) Sesso: più frequente nei maschi

4) Obesità (aumento del BMI e della circonferenza addominale)

5) Diabete tipo 2 e Insulinoresistenza (< pH urinario)

6) Disordini metabolici

7) Gravidanze ( > pH e ipercalciuria)

8) Stasi del flusso urinario. Un rallentamento del flusso delle urine può essere dovuto a più cause tra le quali: stenosi del giunto pielo-ureterale, rene a spugna, megauretere, reni a ferro di cavallo, stenosi iatrogene dell’uretere

9) Infezioni delle vie urinarie

10) Disidratazione dovuta ad inadeguata assunzione di liquidi o ad eccessiva perdita con la sudorazione (sport, saune, cabine climatizzate)

11) Sindromi da malassorbimento, malattie infiammatorie intestinali (Morbo di Crohn), resezioni e bypass intestinali

12) Attività sedentaria o immobilizzazione postraumatica (fratture ossee)

13) Farmaci e Vitamine (diuretici , antiacidi a base di sali di calcio, vitamine C e D, acidi colici)

14) Alimentazioni iperproteiche ed introiti eccessivi di sale

15) Acidità urinaria ( pH < 5.5 )

16) Alcalinità urinaria ( pH > 6 )