Risposta:
Se il calcolo non è stato polverizzato bene e qualche frammento più grande ha imboccato l’uretere (e cioè la via d’uscita) è possibile che, ostruendo l’uretere stesso, provochi delle coliche renali.
Risposta:
Ritengo certamente di sì per quanto attiene i calcoli renali; per il calcolo dell’uretere sottogiuntale sinistro dovrei capire se è possibile trattarlo facendole personalmente un’ecografia.
Risposta:
Non c’è nessun problema per noi a trattare un calcolo come quello del nonno. Siamo a Vostra disposizione.
Risposta:
Noi operiamo con la litotrissia da oltre 30 anni ma non tutti i calcoli della colecisti possono essere trattati. Per poterle rispondere è necessario fare degli accertamenti presso la nostra Unità.
Risposta:
Nella nostra Unità viene effettuato un particolare studio del metabolismo renale atto a scoprire i difetti metabolici responsabili della formazione dei calcoli. Per quanto riguarda la seconda domanda l’ecografia è molto attendibile nella diagnosi dei calcoli delle vie urinarie anche di dimensioni millimetriche. E’ necessario però che anche l’operatore sia in grado di visualizzarli! Invero ci sono punti, come l’uretere pelvico, in cui piccoli calcoli sono di difficile evidenziazione. E’ discutibile il fatto se lei ha avuto o meno una colica renale in quanto l’ecografia avrebbe dovuto comunque evidenziare una dilatazione calicopielica indice che c’era stata un’ostruzione. Un piccolo calcolo, secondo la nostra esperienza si può formare anche nell’arco di 6 mesi – un anno. Per questo motivo noi sottoponiamo i nostri pazienti a controlli ecografici semestrali.