litotrissia extracorporea Archivi - Unità di litotrissia extracorporea con onde d'urto a roma

Domanda:

Nel 2019 ho fatto una pieloplastica sinistra e nel 2022 sono stato sottoposto ad un ULT dell’uretere sinistro con apposizione di uno stent ureterale. Quest'anno, a seguito dell'ennesima colica renale seguita da una espulsione di numerosi frammenti (10 giorni fa), mi ritrovo nuovamente a fare un’ecografia e una TAC senza mezzo di contrasto con il seguente esito:
Idronefrosi sinistra e voluminoso calcolo pielico di 12 mm. Frammento nell’uretere lombare sinistro di 7 mm. Secondo l'urologo che mi ha sempre seguito dovrei fare subito intervento endocopico con l'anestesia. Vorrei cercare di evitare per quanto possibile l'intervento e chiedo un vostro parere in merito circa l'opportunità di tentare comunque un approccio con la Litotrissia extracorporea con onde d'urto sempre sé è possibile farlo prima di procedere con l'eventuale intervento.

Risposta:

Per la litotrissia del calcolo del rene sinistro non ci sono problemi; si può fare senza anestesia né posizionamento di stent. Per quella del calcolo ureterale è necessario che le faccia personalmente un’ecografia per vedere se è visualizzabile.

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Domanda:

Facendo una TAC addome completo con e senza MDC, mi è stata riscontrata una formazione litiasica nel terzo medio inferiore del rene sinistro. Esiste la possibilità che possa essere espulso autonomamente? Esistono cure che possono facilitarne lo scioglimento? Può essere eliminato senza intervento chirurgico classico?

Risposta:

Non conosco le dimensioni del suo calcolo ne’ se è radiotrasparente cioè di acido urico. Quindi non le so dire se si può sciogliere. Comunque se ha dimensioni superiori ai 6-7 mm le possibilità sono scarse. L’alternativa è la Litotrissia extracorporea a puntamento ecografico metodica assolutamente non invasiva che non necessita neanche di anestesia.

Tag rene sinistro MDC litotrissia extracorporea tac formazione litiasica acido urico Intervento anestesia

Domanda:

Ho un calcolo vescicale di 15 mm + 2 calcoli renali di 2 e 7 mm. Quello vescicale mi sta creando delle problematiche (anche macroematurie). Il mio urologo mi ha consigliato di rimuovere solo quello vescicale per via endoscopica, perché la litotrissia extracorporea non è applicabile ai calcoli vescicali. Quale la verità?

Risposta:

Potremo risolvere il problema sia dei calcoli renali che di quello vescicale. L’urologo forse non sa che con il puntamento ecografico in tempo reale è possibile trattare anche i calcoli nella vescica

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Domanda:

Ho 76 anni, ho numerose formazioni litiasiche nel rene sinistro, la più grande ø 7 mm. Mi sono sottoposto a RIRS e posizionamento di stent uretrale a sinistra. Ora sono in lista d’attesa per un intervento di PNL. E’ possibile una litotrissia extracorporea?

Risposta:

Ma certamente! Le hanno proposto procedure terapeutiche molto invasive quando il problema poteva essere risolto assolutamente in modo non cruento. Mi dispiace per lei se dovrà percorrere questa strada ma ritengo che noi potremo esserle di vero aiuto.

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Domanda:

Dalla UroTC appena effettuata risultano due calcoli del diametro massimo rispettivamente di 9 e 12 mm siti nel tratto lombare dell'uretere di destra in corrispondenza del soma di L4. Mi è stato prospettato un intervento di RIRS. A dire dell'urologo la litotrissia extracorporea sarebbe totalmente inefficace, ma io preferirei evitare l'intervento. Premetto che da un’ecografia l'urologo non riusciva a vedere i calcoli e per questo ho dovuto effettuare la TC.

Crede sia possibile trattarli con litotrissia extracorporea e così evitare un intervento endoscopico?

Risposta:

Per poterle rispondere dovrei farle personalmente un’ecografia. Abbiamo trattato molti calcoli ureterali a livello di L4 ma a volte non si riescono a vedere. E’ una questione che dipende in buon parte anche dall’esperienza dell’operatore.

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