Esperto Risponde

Risposta:

Il consiglio dell’urologo è giusto. Anche le linee di guida Europee sono in accordo. Un calcolo renale può infatti esser causa molto spesso di infezioni che, decorrendo silenti, possono con il tempo compromettere la funzionalità del rene. Inoltre il rischio è quello che il calcolo possa muoversi dal rene e andare nell’uretere. A questo punto può provocare coliche con la necessità di ricorrere in tempi brevi alla sua rimozione. Quando però è nell’uretere (soprattutto quello pelvico) a volte la litotrissia è difficile da effettuare e il rischio è quello di finire in una camera operatoria per sottoporsi ad una rimozione endoscopica. Perciò le consiglio di fare al più presto una Litotrissia Extracorporea. Per quanto riguarda il regime alimentare, se non viene effettuato uno studio sul suo metabolismo renale, non si può consigliare nessuna dieta. Nella nostra Unità di Litotrissia effettuiamo questo studio metabolico che è descritto per sommi capi sul nostro sito: www.litotrissia.it

Risposta:

In gravidanza non è possibile effettuare la Litotrissia Extracorporea. L’alternativa è sottoporsi ad una URS (ULT) cioè ad una manovra endoscopica laser in anestesia generale. Le consiglio di non rimanere incinta e di effettuare una Litotrissia Extracorporea.

Risposta:

I calcoli dei calici, soprattutto quelli che creano un “idrocalice” cioè una dilatazione del calice a monte hanno un’indicazione precisa all’intervento di Litotrissia perché la zona di parenchima renale che sottende il calice può andare in atrofia. Per contro sono asintomatici e i dolori che lei riferisce non sono attribuibili a loro. Per quanto riguarda l’erba spaccapietra è un rimedio che risale al medioevo e di cui non abbiamo esperienza.